Siamo stanchi, esasperati, depressi. La situazione che stiamo vivendo, tra paura e isolamento, aggrava il tutto. Sentirsi così fa parte della dualità, ovvero la lotta della coscienza umana tra Luce e Oscurità.
Per me sono i weekend i momenti più difficili: da sola a casa con tante ore per pensare o, peggio, per guardare e leggere cose che potrebbero accrescere il senso di malessere anziché ridurlo.
Perché, diciamocelo, più siamo sconfortati e più aumenta la voglia di andare a curiosare tra tutte quelle notizie che, in qualche modo, confermano i nostri dubbi e le nostre paure. Le basse frequenze attirano altre basse frequenze in una sorta di dipendenza.
Poi ci rendiamo conto del loop, del circolo vizioso innescato e, sapete cosa facciamo? Ci sentiamo perdenti, in colpa, sbagliati: ancora una volta abbiamo ceduto alla negatività anziché elevarci a frequenze evolutive!
Vogliamo cambiare in meglio. Abbiamo promesso a noi stessi questo progresso. Abbiamo giurato di affidarci di più al nostro intuito, alla nostra parte “spirituale” per migliorare… e ci siamo ricascati.
Allora l’unica cosa da fare è fermarsi, respirare a fondo e ripeterci che non c’è nulla di sbagliato. Lo stesso concetto di “giusto ed errato” fa parte della dualità ma non esiste in una visione spirituale più elevata.
Siamo indulgenti con noi stessi, smettiamo di torturarci e affidiamoci a qualcosa di più grande. Usciamo dalla visione limitata, dai sentimenti opprimenti e dalla sensazione di essere “sbagliati”.
Tutto è perfetto così com’è in questo istante.
Un concetto davvero difficile da accettare sul serio, soprattutto se, nel concreto, la nostra vita non è idilliaca. Problemi con il lavoro, con i soldi, con l’amore, con la famiglia… chi non ne ha? Ecco, usciamo da tutto, respiriamo e ripetiamo dentro di noi: “Tutto è perfetto così com’è in questo momento”.
Ci vuole coraggio? Certo, molto. Significa anche riprendersi la responsabilità totale della nostra vita. Non ci riusciamo subito? Non importa: siamo indulgenti con noi stessi. Forse non ci riusciremo oggi, ma domani sì. Un po’ di più ogni giorno.
E così i momenti di stanchezza e di esasperazione passeranno. Ritornerà uno stato di equilibrio e le nostre stesse vibrazioni si eleveranno. Ogni giorno un pochino di più.
Lorena Laurenti